Girolamo Troppa
Rocchette in Sabina 1636 (RI) – Terni 1711
Angelica e Medoro
Olio su tela, cm 92 x 68
Il dipinto illustra il famoso episodio a sfondo amoroso tratto dal celebre poema cavalleresco del Rinascimento “L’Orlando Furioso”di Ludovico Ariosto (canto XIX).
Angelica, principessa del Catai , incide il proprio nome e quello dell’amato sulla corteccia di un albero, mentre il fante saraceno Medoro assiste partecipe. Un amorino in volo sta per scagliare una freccia sugli amanti e altri due si avvicinano; sullo sfondo in primo piano una barca con due pescatori si muove su un fiume, in un paesaggio segnato da colline, una torre e montagne in lontananza.
Come conferma l’esame stilistico, il dipinto è opera certa di Girolamo Troppa, che eseguì numerose composizioni in cui la figura umana è armoniosamente inserita in ambientazioni naturali, mostrando la sua versatilità di talentuoso paesaggista e abile pittore di figura.
Il dipinto, che presenta una tematica poco usata dall’artista che prediligeva soggetti sacri, deve collocarsi nel periodo della maturità , tra il 1660 -85.